Non è facile trovare le parole per descrivere l’idea che ha ispirato L’Angologiro. Non è facile perché il nostro lavoro quotidiano è fatto soprattutto di ascolto: di emozioni, di fratture, di storie; ascolto di bisogni che non hanno molti luoghi in cui esprimersi. Un ascolto attento che implica già un’ipotesi di risposta, da condividere. Questa è, in estrema sintesi, l’attività che la cooperativa Parsec ha realizzato dalla sua nascita: il mestiere del lavoro sociale in una città, Roma, che insieme ad un luogo affettivo o elettivo è una sfida ed un laboratorio continuo di convivenza civile. L’Angologiro nasce oggi, perché pensiamo che questo sia il momento di prendere la parola sui nostri temi, raccontandoli con il nostro linguaggio: quello che ha scritto finora le pagine dei nostri report e diari e ricerche. Questo è il momento di parlare con un linguaggio anche ironico, sicuramente lucido e partecipato, che non banalizzi o strumentalizzi il disagio. Una voce per gli approfondimenti, in cui espliciteremo i nostri approcci teorici, ed una per descrivere il nostro sguardo sulla realtà; ed una lingua infine per rievocare le storie raccolte dalla lente viva degli operatori.
Quelle che ci hanno spiazzato ed emozionato e che proprio vanno raccontate per far capire a chi non c’è stato, ciò che è lontano dalla propria esperienza personale e quotidiana, ma accade accanto a noi. Vorremmo contribuire a tenere gli occhi e le menti aperte, anche proponendo le contaminazioni feconde che in questi ultimi tempi stanno generando nuove intuizioni: come quelle ad esempio con l’architettura, l’arte contemporanea, i nuovi stili di consumo e comportamento, o con il diritto, la legalità e le sue nuove minacce o con le collaborazioni internazionali. Per tutte queste ragioni, da oggi siamo anche qui e speriamo, strada facendo, di incrociare i vostri sguardi attenti e curiosi.
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